Il 2018 è stato
scelto quindi per essere l’anno consacrato alla dieta
mediterranea, ma anche ai singoli piatti tipici di ogni
regione: sarà l’occasione per esaltare una delle ricette più note ed amate nel
mondo, la pizza, che ha recentemente ottenuto il
riconoscimento dell’Unesco.
Le iniziative culturali,
eno-gastronomiche e artistiche sono allacciate al tema dei musei
italiani.
Nel frattempo, sul
web è partita anche una campagna social per sensibilizzare sulle iniziative dell’anno dedicato
al cibo italiano.
Come
festeggiano e salutano i Musei italiani l’Anno del Cibo 2018? Con moltissime locandine
inaugurali che ritraggono alcuni dei quadri più celebri e belli dove si
sottolinea la connessione fra cibo e bellezza artistica.
L’account Instagram
@museitaliani ha condiviso diverse locandine digitali, a
simboleggiare lo strettissimo legame che esiste fra cibo ed arte, soprattutto
nella tradizione italica.
Sul web si festeggia con l’hashtag #annodelciboitaliano e si invita a visitare i 420 musei, luoghi culturali e parchi archeologici italiani e a commentare su internet utilizzando proprio questo hashtag.
Le numerose locandine invitano quindi alla visita dei maggiori musei
della nostra nazione, per scoprire da vicino quel collegamento fra cibo,
arte, cultura e paesaggio che è impastato a fondo nella storia dell’Italia.
Ma ci sarà anche una forte mobilitazione per candidare al
riconoscimento Unescoanche due altri prodotti culinari tipici
dell’Italia: il Prosecco e la pasta
all’amatriciana.
Inoltre, il 2018 è anche l’anno per dare un
input alla produzione di cibo italiano ed all’export.
Entrano in
vigore delle norme più severe che riguardano l’etichettatura
dei prodotti come la pasta: a partire dai primi mesi del 2018,
infatti, per pasta, riso e pomodori sarà obbligatorio indicare la zona
geografica di provenienza, così che i consumatori sapranno se si tratta di cibo
italiano oppure se sono salse, paste e verdure che vengono dall’estero.
Un
passo per tutelare il Made in Italy anche nel nostro
piccolo, con la spesa quotidiana, e per difende.
Fra i progetti che sono in attesa, anche quello di
cercare di eliminare gli sprechi, abbattendo al
massimo questo punto di debolezza che si realizza nella filiera alimentare.
Cercare di avvicinare
i giovani alle filiere di produzione, stimolare interesse e curiosità su come si ‘forma’ il cibo
soprattutto nell’ambito delle comunità di provenienza, e sensibilizzare
all’importanza dell’acquisto del cibo made in Italy.re
una tradizione culinaria di spessore.
Scopri di più : sito ufficiale Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo clicca qui