venerdì 9 novembre 2018

Il 2018 è l'anno del cibo italiano .


Il 2018 è stato scelto quindi per essere l’anno consacrato alla dieta mediterranea, ma anche ai singoli piatti tipici di ogni regione: sarà l’occasione per esaltare una delle ricette più note ed amate nel mondo, la pizza, che ha recentemente ottenuto il riconoscimento dell’Unesco.
Liniziative culturali, eno-gastronomiche e artistiche sono allacciate al tema dei musei italiani

Nel frattempo, sul web è partita anche una campagna social per sensibilizzare sulle iniziative dell’anno dedicato al cibo italiano.

Come festeggiano e salutano i Musei italiani l’Anno del Cibo 2018? Con moltissime locandine inaugurali che ritraggono alcuni dei quadri più celebri e belli dove si sottolinea la connessione fra cibo e bellezza artistica.




L’account Instagram @museitaliani ha condiviso diverse locandine digitali, a simboleggiare lo strettissimo legame che esiste fra cibo ed arte, soprattutto nella tradizione italica.

Sul web  si festeggia con l’hashtag #annodelciboitaliano e si invita a visitare i 420 musei, luoghi culturali e parchi archeologici italiani e a commentare su internet utilizzando proprio questo hashtag.


Le numerose locandine invitano quindi alla visita dei maggiori musei della nostra nazione, per scoprire da vicino quel collegamento fra cibo, arte, cultura e paesaggio che è impastato a fondo nella storia dell’Italia.

Ma ci sarà anche una forte mobilitazione per candidare al riconoscimento Unescoanche due altri prodotti culinari tipici dell’Italia: il Prosecco e la pasta all’amatriciana.

Inoltre, il 2018 è anche l’anno per dare un input alla produzione di cibo italiano ed all’export.

Entrano in vigore delle norme più severe che riguardano l’etichettatura dei prodotti come la pasta: a partire dai primi mesi del 2018, infatti, per pasta, riso e pomodori sarà obbligatorio indicare la zona geografica di provenienza, così che i consumatori sapranno se si tratta di cibo italiano oppure se sono salse, paste e verdure che vengono dall’estero.

Un passo per tutelare il Made in Italy anche nel nostro piccolo, con la spesa quotidiana, e per difende.

Fra i progetti che sono in attesa, anche quello di cercare di eliminare gli sprechi, abbattendo al massimo questo punto di debolezza che si realizza nella filiera alimentare.

Cercare di avvicinare i giovani alle filiere di produzione, stimolare interesse e curiosità su come si ‘forma’ il cibo soprattutto nell’ambito delle comunità di provenienza, e sensibilizzare all’importanza dell’acquisto del cibo made in Italy.re una tradizione culinaria di spessore.

Scopri di più : sito ufficiale  Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo clicca qui 

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